Nel post iniziale di questa serie, abbiamo parlato di come i dati IoT, una volta acquisiti, siano ancora solo dati. Prima di immergerci nella costruzione della nostra prima demo, vale la pena di soffermarci un attimo su come portare i dati allo stadio di "una volta acquisiti".
Se siete già clienti di SnapLogic - e se non lo siete, perché non richiedere una prova? - siete abituati a lavorare in un ambiente in cui i nostri Snap lavorano duramente per garantire che non vi troviate di fronte a comportamenti irrazionali delle applicazioni e che le cose funzionino e basta. Questo accade perché i nostri talentuosi sviluppatori dedicano centinaia o migliaia di ore di lavoro alla creazione di integrazioni per un'ampia gamma di applicazioni, API e fonti di dati aziendali.
Per i dispositivi IoT, tuttavia, forniamo Snaps accuratamente testati per consentire la comunicazione con il dispositivo, ma non possiamo garantire che il dispositivo stesso non faccia sciocchezze. Una di queste sciocchezze si è verificata durante la creazione della demo che questa serie di blog vi mostrerà come costruire. È stato utilizzato un LED USB indirizzabile che cambia colore e che può teoricamente visualizzare oltre 16 milioni di colori. Il software demo incluso consente di scegliere uno qualsiasi di questi colori e di vedere la luce cambiare. Tuttavia, quando lo abbiamo integrato con SnapLogic, abbiamo ricevuto strani errori quando gli abbiamo chiesto di cambiare colore.
Si è scoperto che la particolare libreria fornita per il LED che stavamo utilizzando accettava solo i codici colore esadecimali che avevano un nome inglese generalmente accettato, anche se il LED era in grado di visualizzarli indipendentemente dal fatto che il codice esadecimale avesse un nome. Consideriamo questo comportamento un bug e abbiamo implementato una soluzione, ma la lezione rimane: i nuovi dispositivi IoT possono essere difettosi. A volte è colpa dell'hardware, altre volte dei driver software. Le batterie muoiono, gli utenti fanno cadere gli oggetti in acqua, la sicurezza è così sicura che non è possibile connettersi e i cani scoprono le funzioni non pubblicizzate dei dispositivi da masticare.
Pertanto, è necessario sviluppare in modo difensivo e aspettarsi di avere occasionalmente dati spazzatura. (In effetti, questo è il motivo per cui riteniamo che l'uso di SnapLogic Elastic Integration Platform per applicare algoritmi di apprendimento automatico ai dati sia così utile, in quanto può aiutare a pulire i flussi di dati IoT). Sviluppare in modo agile verso un prodotto minimo utilizzabile (MVP). Fate funzionare un semplice esempio prima di cercare di implementare l'intero progetto. Se alla fine si vogliono collegare 1.000 dispositivi diversi a 30 endpoint diversi, prima bisogna far parlare un dispositivo con un endpoint. Cercate di 'rompere' (in modo non distruttivo) il dispositivo. In questo modo, probabilmente scoprirete i principali bug del dispositivo o le considerazioni sulla sicurezza di cui tenere conto. Quindi aggiungere tutti gli altri endpoint. Quindi aggiungere il supporto per più dispositivi di input.
Questa procedura può sembrare più lenta e può costringere a ripetere alcuni passaggi. Ricordiamo il nostro obiettivo: integrare i dati IoT con il resto dei dati aziendali. Anche con SnapLogic, il primo passo può essere un po' difficile. Ma facendo questo passo lentamente e con attenzione, il resto dell'integrazione diventa molto semplice. Nel frattempo, la concorrenza, se supera il primo difficile passo senza una moderna piattaforma di integrazione come servizio(iPaaS) come SnapLogic, si trova di fronte al problema ancora più difficile di fare qualcosa di utile con quei dati. Tenendo presente questo, il prossimo post della serie inizierà a costruire il nostro proof-of-concept IoT, in modo che possiate raccogliere informazioni mentre i vostri concorrenti armeggiano con le configurazioni dei database e le ACL dei firewall. (E se non l'avete ancora fatto, date un'occhiata al nostro video dimostrativo sulla creazione di una pipeline IoT e richiedete una demo personale).
